Risultati della ricerca

da 21 a 26 di 26, pagina 3 di 3

◄ precedenti
  1. 1
  2. 2
  3. 3
successivi ►
  1. Innovazione sociale per affrontare nuove sfide[mostra/nascondi il sommario]
    E. Ranci Ortigosa
    Perché ricorrere al paradigma dell’innovazione sociale per affrontare le nuove sfide? Quali sono le caratteristiche proprie dell’innovazione sociale? Come possiamo innovare le politiche e gli interventi sociali in Italia e renderle maggiormente rispondenti alle trasformazioni che emergono nella società italiana? Quale ruolo possono assumere i diversi attori del sistema di welfare, e in particolare quelli pubblici, nella promozione dell’innovazione sociale? Questi gli interrogativi che il convegno di Cagliari ha assunto per una riflessione e un approfondimento, e sui quali riprendo qui di seguito alcune osservazioni e riflessioni da me proposte in apertura dell’incontro.
    n. 4.1, novembre 2015, p. 1
    Innovazione sociale
  2. Fra nuovi rischi e nuove opportunità di relazione e di cura[mostra/nascondi il sommario]
    R. Siza
    Per molti aspetti sembra che si sia conclusa una fase nello sviluppo delle politiche sociali per l’emergere di cambiamenti molto estesi che coinvolgono i programmi e le modalità d’intervento che gli operatori sociali privilegiano e le condizioni di vita delle persone. La cultura del sociale – intesa come conoscenze pratiche, valori, metodi, competenze – sembra aver perso capacità innovativa, capacità di mobilitare risorse professionali e di società civile e orientarle verso obiettivi condivisi. Le forme innovative di socialità che emergono nella vita sociale – nuovi modi di stare insieme e di creare sostegno reciproco, innovative forme di domiciliarità e di abitare leggero, nuove reti di relazione come social street o street store – si sviluppano molto frequentemente al di fuori del sistema professionale dei servizi. Si ha quasi l’impressione che il welfare di comunità e il rafforzarsi delle relazioni di cura informali che per anni abbiamo auspicato stia nascendo in nicchie del territorio e in forme associative ben distanti dal mondo delle istituzioni.
    n. 4.1, novembre 2015, p. 5
    Innovazione sociale
  3. Aspetti critici dell’innovazione sociale nel contesto italiano[mostra/nascondi il sommario]
    S. Sabatinelli
    “Innovazione sociale” è divenuta una parola d’ordine nelle politiche sociali nonostante o forse proprio in forza della sua indeterminatezza. Nel contesto di “austerità permanente” (Pierson, 1998) che caratterizza i sistemi di welfare da almeno tre decadi, aggravata dalla prolungata recessione e dalle politiche di austerity degli ultimi anni, l’innovazione sociale appare come una panacea. Da essa si attendono soluzioni per “fare di più con meno”, ridurre gli sprechi e al tempo stesso aumentare l’efficacia e l’appropriatezza degli interventi.
    n. 4.1, novembre 2015, p. 9
    Innovazione sociale
  4. Innovazione sociale nella programmazione europea[mostra/nascondi il sommario]
    C. Crepaldi
    Il tema dell’innovazione sociale è da alcuni anni diventato un riferimento costante nell’agenda politica in particolare da quando il trasferimento di risorse pubbliche dal livello nazionale a quello regionale e locale si è andato progressivamente assottigliando sotto il peso dei tagli alla spesa pubblica. A livello non solo nazionale ma anche europeo, il ricorso al paradigma dell’innovazione sociale è diventata la chiave per affrontare le nuove sfide sociali in un contesto di risorse in contrazione.
    n. 4.1, novembre 2015, p. 13
    Innovazione sociale
  5. L’innovazione sociale possibile nell’attuale sistema di welfare[mostra/nascondi il sommario]
    D. Cicoletti
    Il termine innovazione è divenuto di uso comune negli ultimi anni, quando il welfare è stato sottoposto a una cura dimagrante, con i tagli lineari dei trasferimenti nazionali. Si è così iniziato a parlare d’innovazione come “cura” per contrastare la crisi e il rischio di collasso: domande e bisogni in crescita e sistema d’offerta e risorse pubbliche in forte contrazione. Domande e bisogni che si sono anche molto diversificati rispetto al passato con un prevalente riconoscimento di multiproblematicità, complessità, fragilità di nuclei familiari oltre che di singoli soggetti.
    n. 4.1, novembre 2015, p. 18
    Innovazione sociale
  6. Crisi e innovazione nel lavoro degli operatori[mostra/nascondi il sommario]
    U. De Ambrogio
    Nella cultura professionale degli operatori sociali abbiamo assistito dagli anni ’60 fino all’inizio della crisi, a oltre quarant’anni di sviluppo culturale.
    n. 4.1, novembre 2015, p. 23
    Innovazione sociale
◄ precedenti
  1. 1
  2. 2
  3. 3
successivi ►

Archivio

  1. n. 4, autunno 2023
  2. n. 3, estate 2023
  3. n. 2, primavera 2023
  4. n. 1, inverno 2023
  5. n. 4, autunno 2022

Sfoglia per anno

Trova un altro articolo